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Studio Consulenza Legale & del Lavoro - SLTL Avvocati in Venezia

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In breve

Nel regime ordinario delle locazioni urbane fissato dalla legge n. 392 del 1978, la disciplina di cui all'art. 55, relativa alla concessione di un termine per il pagamento dei canoni locatizi scaduti e per la sanatoria del relativo inadempomento non opera in tema di contratti aventi ad oggetto immobili destinati ad uso diverso da quello abitativo.

 

 
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Avvocati per dipendenti Casa di Riposo PDF Stampa E-mail

AVVOCATI PER DIPENDENTI CASA RIPOSO

SAN DONÀ. Si sono rivolti a due avvocati per tutelare il loro posto di lavoro. È la scelta compiuta da 34 dipendenti (su un totale di 120) della casa di riposto “Monumento ai caduti” che sono rappresentati dagli avvocati Alberto Vigani di Eraclea e Diletta Saramin di San Donà. Ma sembra che altri 15 lavoratori abbiano manifestato l’intenzione di affidarsi agli stessi legali.
Gli operatori della casa di riposo hanno coinvolto i legali in vista del passaggio del personale alla nuova residenza sanitaria assistita che sarà costruita in via Calnova con una partnership pubblico-privata con la cooperativa “Socioculturale” che deterrà il 51% delle quote della nuova società. Questo in concomitanza con la trattativa aperta dei sindacati Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl- Uil che nei giorni scorsi hanno raggiunto un accordo con l’ipab. Accordo definito dalle sigle sindacali in modo congiunto come «migliore risultato possibile per i lavoratori, a fronte di una decisione sbagliata del cda dell’ipab». Ma il percorso volto alla tutela del posto di lavoro resta aperto. L'ipab prevede, infatti, di trasferire il personale o una parte di esso, alle dipendenze della nuova società privata a partecipazione pubblica, con alcune ripercussioni sul rapporto contrattuale.  
 «I nostri assistiti intendono essere informati e assicurati in merito alla loro futura posizione lavorativa - confermano Vigani e Saramin - Non c’è chiarezza su alcuni punti riguardanti la realizzazione della nuova struttura. Non ci interessa tanto il discutere in astratto dell’inquadramento lavorativo, già compiuto dai referenti sindacali, quanto di verificare le condizioni effettive dei dipendenti. I nostri assistiti, infatti, non hanno preso parte all’assemblea che ha ratificato l’accordo tra sindacati assieme ad rsu, ipab e la nuova società».  In quell’occasione l’assemblea si era espressa con oltre una sessantina di votanti a favore, due le astensioni. «Il nostro intervento serve a fare luce su alcuni aspetti pratici per i dipendenti che non hanno partecipato a quell’incontro – continuano Vigani e Saramin – ma intendono ottenere alcune rassicurazioni riguardanti questioni individuali come la garanzia che il posto di lavoro rimarrà nello stesso contesto sandonatese o le modalità di versamento del trattamento di fine rapporto. Alcuni operatori, inoltre, andranno in pensione tra dicembre ed aprile per cui sono preoccupati delle modalità della loro quiescenza. Si tratta di esigenze concrete che variano in base elle esigenze dei singoli che se chiarite consentiranno agli operatori di pianificare meglio il loro futuro».
I due legali spiegano di aver avviato un dialogo con la presidente dell’ipab Claudia Palmarini e con l’avvocato Dimitri Girotto, che si occupa degli aspetti legali della casa di riposo.

Gazzettino 16 luglio 2018 - Davide De Bortoli

 
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