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«L'Inter non ci rimborsa il debito, pronti a pignorare un suo giocatore» PDF Stampa E-mail

EMESSO DECRETO INGIUNTIVO, MA FINORA NESSUN PAGAMENTO

«L’Inter non ci rimborsa il debito, pronti a pignorare un suo giocatore» La richiesta in tribunale di un’azienda veneta: il club nerazzurro deve loro 85mila euro Massimo Moratti (Rattini) MILANO -

Chissà se finiranno per mettere i bastoni fra le ruote a qualche trasferimento minore dell’ultimo minuto. Certo che la proposta ha un vago sapore surreale. I titolari di un’azienda di piscine e vasche idromassaggio di Eraclea sono pronti a «pignorare» un calciatore dell’Inter qualora la società neroazzurra non saldasse un debito di 85mila euro già riconosciuto dal giudice.

LA RICHIESTA - Ad avanzare l’insolita richiesta i responsabili della «Cemi» che all’azienda di Moratti hanno fornito vasche benessere al centro di allenamento di Appiano Gentile (Como). Il contratto, come precisa il quotidiano «La Nuova Venezia», prevedeva parte del pagamento in messaggi pubblicitari e parte in contanti, appunto quegli 85mila euro che a Eraclea non sarebbero mai arrivati. Il giudice, a cui la Cemi si è rivolta, ha emesso un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, ma dei soldi non c’è ancora alcuna traccia. «Potremo a questo punto - hanno spiegato i legali dell’azienda veneziana - pignorare i conti correnti dell’Inter o uno dei suoi giocatori».

LA SOCIETÁ - Le vasche fornite dalla Cemi per il centro Sportivo di Appiano non funzionerebbero bene, si difende invece l’Inter. «A seguito di quanto pubblicato dal quotidiano "La Nuova Venezia", ripreso da altri organi d'informazione, in merito alla Società CEMI Piscine Service di Eraclea e relativo alla fornitura di vasche per il Centro Sportivo di Appiano Gentile - si legge nel comunicato dell'Inter - F.C. Internazionale Milano rileva che il mancato pagamento è dovuto ai vizi della fornitura delle vasche, ben noti alla stessa CEMI, che ancora a oggi, dopo mesi di lavori, risultano non ancora a regime».

Dal Corriere della sera On line

 
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