Campi sportivi vietati: è l’ora delle polemiche

Campi sportivi vietati: è l’ora delle polemiche

Eraclea. Domenica 9 Gennaio 2011, Sconcerto e polemiche in riva al Piave per l'iniziativa del vicesindaco Santina Zanin di chiudere gli impianti sportivi dopo che la prefettura ha sollevato telefonicamente dubbi sulla documentazione relativa ai certificati dei prevenzione incendi.

E se personalmente tutti, anche l'opposizione politica, sono solidali con lei, costretta ad assumere il necessario provvedimento cautelare, dall'altro se ne contesta la portata.

«L'Asd Eraclea Crepaldo - scrive in una nota la società - a seguito dell'ordinanza di sospensione temporanea delle attività sportive esprime preoccupazione per le attività agonistiche in corso.

Rileva peraltro che questo provvedimento amministrativo, sopportato solo da un colloquio telefonico con la prefettura e non da una comunicazione ufficiale, sia limitato agli impianti sportivi di via Largon e non per tutti i i campi sportivi». «Ci si augura - conclude la nota - che ancora una volta non sia una discrezionalità atta a colpire la nostra società».

Butta acqua sul fuoco il legale del Comune di Eraclea, l'avvocato Alberto Vigani. «L'ordinanza - spiega l’avvocato - ha un significato assolutamente cautelare, è un provvedimento assunto nel dubbio che il certificato di agibilità degli impianti di via Largon, regolarmente rilasciato lo scorso marzo, non comprenda anche quello di prevenzione incendi che non è stato al momento rinvenuto.

Solo con l'intervento della Commissione di vigilanza si potranno chiarire bene i termini della questione. C'è infine da osservare che l'Asd Eraclea Crepaldo non paga un subaffitto all'Asd Nuova Eraclea per l'utilizzo degli impianti, ma semplicemente un rimborso spese per i servizi di manutenzione, preparazione e pulizia».


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